Il rugby e il post Covid-19 | Amatori Catania, parla Max Vinti: “Sinergie necessarie, la Federazione rimanga presente”

I campanelli d’allarme per il mondo dello sport nell’era post Covid-19 sono già scattati da tempo su tutto il territorio nazionale. Ci sono realtà che più di altre vivono un vero e proprio dramma “esistenziale”, dovendo aggiungere alle criticità divenute purtroppo croniche del proprio quotidiano, gli effetti della pandemia che minano le fondamenta di società e associazioni che rischiano così di scomparire. A questo scopo il Governo centrale, e più precisamente il ministero addetto allo sport ha avviato di concerto con gli enti preposti la programmazione di supporti economici a favore delle realtà sportive nazionali. Appare scontato che le risorse economiche messe a disposizione potranno attutire soltanto parzialmente il colpo.

Merita una menzione e un’attenzione speciale l’Amatori Catania Rugby, e più in generale il movimento di una nobile disciplina, quella della palla ovale, che in Sicilia (come in altre regioni) non vive un periodo felice. Una realtà sportiva storica e blasonata quella etnea, in tutta la regione e in tutto il Paese per aver scritto pagine memorabili della disciplina. Personaggi divenuti storia, miti e leggende come Benito Paolone a cui oggi è intitolato il campo in cui l’Amatori disputa le sue partite nel campionato di Serie A. Per la realtà diretta dal dg Riccardo Stazzone e curata dal punto di vista tecnico da Pippo Puglisi, la pandemia di Coronavirus ha azzerato una stagione positiva con tante spese alle spalle, un paracadute di entità irrisoria, con l’ansia di dover ripartire in un contesto in cui l’economia si è praticamente azzerata. Se non del tutto, quasi.

“Occorre ripartire da una maggiore volontà di fare sinergia tra società e da una Federazione che sia attenta alle esigenze delle realtà sportive che lavorano sul territorio – spiega Max Vinti, Team Manager e colonna portante della dirigenza dell’Amatori Catania Rugby -. Si tratta di un problema diffuso in Sicilia, quello dell’assenza di sinergie forti che possano rilanciare il movimento nel sud. Con questo non intendo dire che facendo in questo modo tutti i problemi sarebbero risolti, sarebbe una bugia. Sarebbe comunque un primo passo per far fronte alla crisi forse senza precedenti che stiamo affrontando”. Un movimento più compatto per superare l’ostacolo della crisi economica che per realtà che vivono di partnership commerciali pubblicitarie può simboleggiare anche un punto di non ritorno dell’attività sportiva. “Devo ringraziare le realtà che ci hanno stoicamente sostenuto fino in fondo, nonostante lo scoppio dei contagi da Covid- 19 – racconta Vinti ai microfoni di Antenna Uno Notizie -. Abbiamo la fortuna di lavorare con partner seri che conoscono il valore dell’Amatori sul territorio. Non siamo soltanto una realtà storica, siamo anche un punto di contatto per i giovani su un territorio difficile come quello su cui operiamo. Cerchiamo di tenere lontani i ragazzi dalle strade, lavoriamo offrendo servizi a costo zero e cerchiamo di far crescere i nostri giovani nel modo migliore possibile. Devo rilevare, mio malgrado, che i supporti economici previsti per aiutarci a far fronte al periodo difficile sono davvero scarsi. A mio avviso c’è un errore sui parametri: senza far polemica, non è mia intenzione, credo debba esserci necessariamente un distinguo a seconda della categoria in cui si milita, è chiaro che in Serie A le spese sono maggiori che in serie inferiori”.

Ma quanto la città è vicina alle vicende della squadra? “Un corto circuito e un paradosso rendono Catania poco attenta a problematiche che meriterebbero maggiore attenzione. Riteniamo nel nostro piccolo – prosegue il team manager della squadra catanese – di essere una realtà positiva per la città. Devo dire che l’amministrazione comunale, nelle figure in particolare del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore Sergio Parisi, ci è stata vicina aiutandoci a venire a capo di momenti difficili facendo ciò che ha potuto: creare contatti positivi per noi. Ecco, quando parlo di sinergie mi riferisco anche a questo. Vogliamo lavorare sui giovani, e a proposito di ringraziamenti devo fare un plauso alla squadra che anche quest’anno ha lavorato egregiamente mettendosi a disposizione. I ragazzi meritano il meglio, noi siamo una realtà che vale per alcuni da trampolino e per altri da punto di arrivo e sono contento di dire che in molti ci chiamano per venire a giocare da noi”.

Il futuro non va lasciato al caso, lo sa bene l’Amatori Catania che nonostante tutto si prepara ad una programmazione serrata, ancor più del solito, per continuare ad onorare la storia e la città sperando in una risposta ancora più forte e sensibile alle tematiche sportive e di supporto nel momento cruciale vissuto dal mondo intero. Si ripartirà dopo ferragosto ma intanto i primi tasselli sono già stati confermati. “Posso dire che lo staff tecnico è confermato in blocco. Ci saranno degli accorgimenti – afferma Max Vinti – anche in squadra cambieremo qualcosa, abbiamo qualche richiesta anche dalla Top12 che valuteremo, altri giovani da mettere in vetrina e i veterani che come sempre prenderanno in mano le redini del gruppo. Noi non molliamo di una virgola – chiosa il pilastro dell’Amatori – sarebbe sciocco, non sarebbe nella nostra natura farlo. Ci metteremo a combattere, come l’essenza del nostro sport ci insegna a fare da sempre. Ne verremo a capo, uniti come movimento. Solo così”.

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